Nella cultura e negli insegnamenti dei Siddha le dimensioni spirituale e materiale vengono valorizzate e integrate.
La cultura materialistica occidentale è dominata dalla venerazione per le cose materiali, i cui templi sono i centri commerciali. Consumare cose materiali è il mezzo per trovare la felicità. La misurazione del valore è dominata dal denaro. Le leggi danno preminenza alla proprietà. Anche competizione, individualismo, svolgere più attività contemporaneamente, massimizzare piacere e confort sono caratteristiche di una cultura edonistica e materialistica.
In una cultura spirituale i valori sono l’opposto. Tempo ed energia vengono destinati prioritariamente alla sadhana yoghica, o pratica spirituale. Si venera ciò che è sublime, eterno, infinito. Si coltivano amore e compassione, semplicità, pensieri elevati, consapevolezza interiore, purificazione delle tendenze negative della natura umana. Si sviluppano pazienza, consapevolezza, comunione, collaborazione e umiltà.
Nella cultura e negli insegnamenti dei Siddha, che vengono chiamati Yoga Siddhantham, l’individuo è invitato a unire le dimensioni spirituale e materiale. Non si tratta di “una o l’altra”, ma di “entrambe”, “Esse non sono due”. Tirumular ha scritto: “In un primo tempo disprezzavo il corpo fisico, ma poi ho compreso che è il tempio del Divino, e ho iniziato a prenderne cura senza sosta”.
Cosa vuol dire unire le dimensioni spirituale e materiale nello Yoga Siddhantam?
Il tema della seconda iniziazione è “come integrare la pratica nella tua vita”. Ha luogo in un contesto residenziale immerso nella natura e comprende molte tecniche che possono essere utilizzate dovunque, durante le attività quotidiane, al lavoro, mentre ci si occupa dei figli, anche durante il sonno. Comprende anche un’introduzione agli insegnamenti sapienziali dei Siddha, appositamente concepita per “fare della tua vita il tuo Yoga” e affronta i seguenti argomenti: individuazione e superamento degli ostacoli alla consapevolezza costante, trasformare il lavoro in karma yoga, e coltivare amore, aspirazione e devozione.
Uno dei modi più efficaci per continuare questa integrazione consiste nello studiare le traduzioni da noi pubblicate degli scritti dei Siddha o i commenti che abbiamo pubblicato in diversi libri: La saggezza di Gesù e gli Yoga Siddha, Babaji: La tradizione del Kriya Yoga e i diciotto maestri Siddha, The Voice of Babaji (La voce di Babaji), I Sutra del Kriya Yoga di Patanjali e dei Siddha, Kriya Yoga: Riflessioni lungo il cammino e nei molti articoli pubblicati su base trimestrale da 28 anni nel Kriya Yoga Journal, che potete trovare sul sito internazionale. Applicando questi insegnamenti, si evita la sofferenza della moderna cultura materialistica per trovare la gioia nella vita di tutti i giorni. Questi insegnamenti possono ispirare e sensibilizzare gli obiettivi di vita degli iniziati e il loro atteggiamento nei confronti di lavoro, famiglia, possedimenti e relazioni sociali.
Come sa chiunque abbia partecipato a una delle nostre iniziazioni, non occorre unirsi a una qualche organizzazione e a nessuno viene richiesto di modificare il proprio sistema di credenze, né di adottare il dress code di Gandhi, o il codice sociale, né l’alimentazione o l’austero stile di vita dell’ashram che ho seguito per 18 anni.
Se quei requisiti così “aggressivi” di un certo stile di vita mi hanno aiutato a evitare le distrazioni della moderna cultura materialistica guidata dal divertimento e a sentirmi “come a casa” nel corso di incarichi di alcuni anni in India, dopo aver lasciato l’organizzazione di Yogi Ramaiah e aver incominciato a iniziare altre persone, ho ritenuto che potessero un ostacolo per gli altri. A Yogi Ramaiah interessava lavorare solo con pochi studenti che potessero praticare intensamente il Kriya Yoga negli ashram.
Così, quando nel 1989 ho iniziato a proporre l’iniziazione al Kriya Yoga di Babaji, ho eliminato molto del condizionamento culturale di Yogi Ramaiah in modo tale che le persone di tutte le culture potessero facilmente mettersi a praticare e ricevere i benefici derivanti dalle pratiche.
Se la prima iniziazione comprende raccomandazioni in merito a seguire un certo regime alimentare ed evitare bevande alcoliche per ottenere il massimo dei benefici dalla pratica costante, gli iniziati vengono peraltro incoraggiati a sperimentare in modo scientifico le pratiche, a tenerne un registro e a condividere le proprie esperienze con altri iniziati nel corso degli incontri satsang. Continuo ad aiutare gli studenti di Kriya Yoga ad abbracciare lo Yoga Siddhantham, gli insegnamenti sapienziali, i valori culturali e la prospettiva degli Yoga Siddha, soprattutto attraverso le nostre pubblicazioni, gli incontri satsang, i ritiri e i pellegrinaggi.
M.G. Satchidananda, Kriya Yoga Journal