Siddhantha, Advaita e Yoga #9

Intervista di Marshall Govindan (Satchidananda) 
Copyright Marshall Govindan © 2014

Domanda: Qual è il valore del corpo umano in relazione al proprio sviluppo spirituale?

Risposta: I Siddha si riferiscono a tre grandi benedizioni nella vita: in primo luogo, essere nati come un essere umano, che è un accadimento estremamente raro. Solo quando si è incarnata sul piano fisico l’anima può crescere in saggezza, e purificarsi delle macchie o liberarsi dalle catene. In secondo luogo, trovare il percorso spirituale, che è anche cosa molto rara, con tutte le distrazioni dei cinque sensi e la confusione della mente e dell’intelletto. In terzo luogo, trovare la propria guida spirituale, il guru, i cui insegnamenti ed esempio guidano l’anima alla liberazione. Una volta trovata, si può progredire rapidamente verso l’obiettivo mantenendo sano il corpo fisico e applicando su se stessi la disciplina spirituale e gli insegnamenti del guru e della sua tradizione. I Siddha vedevano il corpo come il tempio di Dio, e così facevano ogni sforzo per mantenerlo in salute e allungarne la vita, per avere il tempo sufficiente per completare il processo di completo abbandono al Divino, che era il loro obiettivo finale. Come Tantra, cercavano di trasformare e perfezionare la loro natura umana. Si erano resi conto che la perfezione non può essere limitata al piano spirituale. Illuminazione in un corpo malato o in una mente nevrotica o in un corpo fisico pieno di desideri, non era la perfezione.

Partendo dalla coscienza che il corpo fisico era all’oscuro del suo potenziale, e quindi soggetto a malattie e degrado, e utilizzando i loro straordinari poteri, i Siddha intrapresero uno studio sistematico della natura e dei suoi elementi e svilupparono una forma di medicina nota come

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“Siddha” che è ancora oggi ampiamente praticata nel sud dell’India. Scrissero molti trattati di medicina sulla longevità, che oggi costituiscono la base di uno dei quattro sistemi di medicina riconosciuti dal governo indiano. Sapendo di essere in corsa contro il tempo per completare la trasformazione del corpo fisico prima della sua morte, essi svilupparono anche delle formule base di erbe conosciute come kaya kalpa per allungare la vita del corpo. Tuttavia credevano che solo i regolari esercizi di kundalini pranayama (respirazione) avrebbero completato questo processo.

Il Siddha Tirumular, fornisce qualche informazione in fatto di longevità nella sua definizione di medicina:

Medicina è ciò che tratta i disturbi del corpo fisico; Medicina è ciò che tratta i disturbi della mente; Medicina è ciò che impedisce la malattia.
La medicina è ciò che consente l’immortalità.

I Siddha scoprirono perché il corpo invecchia e svilupparono le misure per prevenire l’invecchiamento. Essi, per esempio, osservarono che la durata della vita animale è inversamente proporzionale alla velocità di respirazione. Cioè, più lenta è la respirazione, maggiore è la durata. E viceversa, più veloce è la respirazione più breve è la vita. Animali come la tartaruga di mare, balene, delfini e pappagalli, che fanno il minor numero di respiri al minuto vivono molto più a lungo degli esseri umani, mentre il cane e il topo, che respirano cinque volte più veloce rispetto alla media umana, hanno un quinto della longevità umana. I Siddha suggeriscono che se si respira fino a dieci volte in un minuto, si dovrebbe vivere per un centinaio di anni. Mentre quando la respirazione è agitata o abitualmente molto più veloce di questo, la vita è più breve.

Domanda: Perché è importante capire Siddhanta, Advaita e Yoga?

Risposta: Perché sono vere e proprie mappe stradali per la liberazione spirituale e la libertà dalla sofferenza insita nella natura umana. Informano sulle pratiche (sadhana). In Occidente, la maggior parte delle persone rimangono ignoranti di fronte ai loro insegnamenti, e semplicemente tentano di fare varie pratiche, senza capire i loro scopi o obiettivi filosofici. Così, quando gli occidentali si annoiano o sono insoddisfatti di una pratica, ne cercano un’altra. Collezionano tecniche diverse.

E’ come salire su un’automobile dopo l’altra girando intorno senza una mappa stradale e senza un posto dove andare. In India, fino in tempi recenti, le persone più istruite sono a conoscenza di alcuni aspetti delle scuole filosofiche di darshan, ma non praticano tecniche spirituali o yoga. La pratica, supportata dagli insegnamenti di base garantisce il progresso verso la realizzazione del proprio sankalpa o intenzione. Comprendendo Siddhantha, Advaita, Yoga e altri percorsi spirituali, si può decidere che obiettivo si vuole perseguire e creare la ferma intenzione necessaria per realizzarlo. Anche se il nostro obiettivo è non avere nessun obiettivo, semplicemente essere, fino a quando siamo nel mondo, dovremo agire con saggezza, se vogliamo evitare la nostra sofferenza e di causarne ad altri.

Copyright Marshall Govindan © 2014

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Per maggiori informazioni leggere i seguenti libri pubblicati da Babaji’s Kriya Yoga and Publications, disponibili on line sul seguente sito: http://www.babajiskriyayoga.net/English/bookstore.htm

  1. Tirumandiram, by Tirumular, 2013 edition, 5 volumes
  2. Babaji and the 18 Siddha Kriya Yoga Tradition, 8th edition
  3. Kriya Yoga Sutras of Patanjali and the Siddhas, 3rd edition
  4. The Yoga of Boganathar, volume 1 and 2
  5. The Yoga of Tirumular: Essays on the Tirumandiram, 2ndedition
  6. The Wisdom of Jesus and the Yoga Siddhas
  7. The Yoga of the 18 Siddhas: An Anthology
  8. The Poets of the Powers, by Kamil Zvebil

Inoltre:

The Alchemical Body: Siddha Traditions in Medieval India, by David Gordon White, published by the University of Chicago Press, 1996

The Practice of the Integral Yoga, by J.K. Mukherjee, published by Sri Aurobindo Ashram Publications Deparment, Pondicherry, India, 605002. 2003

Letters on Yoga, volumes, 1, 2, and 3, by Sri Aurobindo, published by Sri Aurobindo Ashram Publications Deparment, Pondicherry, India, 605002.

The Integral Yoga, by Sri Aurobindo, published by Sri Aurobindo Ashram Publications Deparment, Pondicherry, India, 605002.

The Divine Life, by Sri Aurobindo, published by Sri Aurobindo Ashram Publications Deparment, Pondicherry, India, 605002.

“Not So Fast, Awakened Ones: Neo-Advaitin Gurus and their Detractors,” in The Mountain Path, the journal of the Ramana Maharshi Ashram, Volume 49, no. 1 (January-March 2012) And republished in an expanded version in:

Nova ReligioThe Journal of Alternative and Emergent Religions, volume 17, no. 3, February 2014, page 6-37, published by the University of California Press,

http://www.jstor.org/stable/10.1525/nr.2014.17.3.6 .page30image3695932416page30image3695932704