I Tantra ci insegnano che il Signore esiste dentro di noi, ma non si manifesta in modo uguale in tutti gli esseri. Il tocco del Signore si avverte senza essere richiesto.
I Siddha affermano che esiste una gemma nascosta dentro di noi, che può essere scoperta solo attraverso l’autoindagine. Questa gemma si riflette in noi come un flusso di energia dinamica, una corrente di conoscenza che rivela ciò che prima era sconosciuto, aumentando intuizioni, comprensione e devozione. Questa energia dinamica a volte si esprime come un’espansione di luce-amore, che è certamente più che umana. Questa luce-amore è devozione. Ed è questa luce-amore che può condurci a uno stato di grande liberazione e al vuoto. Questa grande liberazione può portarci alla Terra Promessa: l’Auto-realizzazione.
Iniziamo la nostra pratica dello Yoga per una miriade di ragioni. Nessuno di noi inizia lo stesso percorso nello stesso momento per lo stesso motivo. Potresti aver continuato lungo il percorso che hai intrapreso o esserti allontanato provando diverse vie. Potresti praticare lo Yoga con regolarità e grande serietà per la salute e la felicità, o dirti che è solo un hobby, ma se hai mantenuto un percorso di Yoga o ti ritrovi a tornare ad esso ancora e ancora, suggerisco che stai cercando qualcosa negli asana, nel pranayama, nella meditazione e nei mantra che ancora non hai sperimentato. Suggerisco che stai desiderando quel ponte che ti porterà più in profondità nella pace del tuo essere. Suggerisco che stai cercando la chiave segreta per toccare il tuo sé più intimo.
E così si presenta la pratica della Devozione o Bhakti Yoga, come un metodo dolce per entrare in un raro e splendido assaggio del tuo essere. Il Kriya Yoga include il Bhakti Yoga, tuttavia la devozione non è semplicemente cantare, recitare mantra o compiere riti di culto o preghiera. La devozione è uno stato di grazia che emerge attraverso una pratica dedicata e sincera di ricerca del sé.
La devozione non è adorazione, è cercare uno stato sacro della mente e del cuore. È un’energia di calma e consapevolezza, che ci conduce nell’energia che scorre negli asana, o evoca l’esperienza di lacrime di gioia nella ripetizione del mantra, o stati profondissimi di coscienza durante la meditazione. La devozione può stabilire una connessione più forte tra corpo, mente, cuore e prana rispetto a una pratica priva di essa. La devozione porta quiete e un senso del tuo essere, anche negli asana. La devozione centra e concentra la mente. La devozione trasforma la meditazione in preghiera. Più forte è la tua devozione, più profonda e vivida sarà la tua meditazione. La devozione può sbloccare un mantra, trasformando la pratica del mantra da un calmante per i pensieri agitati a qualcosa di veramente trasformativo. La devozione può purificare la mente e il cuore, svelando l’essenza del tuo essere. È il sentimento che provi quando la shakti divina fluisce senza restrizioni dentro di te.
Risveglio alla devozione
La devozione non è necessaria per perfezionare un asana o raggiungere alti stati di meditazione. Nel Kriya Yoga non è richiesto essere devoti al suo fondatore, Kriya Babaji, come Guru, né essere devoti in senso stretto. Tuttavia, il Bhakti Yoga è sia un metodo sia una fase evolutiva dello Yoga. Una condizione di devozione potrebbe emergere naturalmente se continui la tua pratica regolare delle tecniche del Kriya Yoga.
Le tecniche del Kriya Yoga, come asana, pranayama, mantra e meditazioni, sono progettate non solo per aumentare consapevolezza e dinamismo, ma anche per aprirci all’influenza dell’essere interiore. Molti studenti scoprono che la certezza delle tecniche e la fiducia negli insegnamenti della linea dei Maestri di Yoga sono ciò che li spinge oltre una pratica superficiale, facendoli diventare veri cercatori. La devozione ci aiuta a fidarci del processo, e la fiducia negli insegnamenti ci apre alla devozione.
Come si evolve la devozione?
Probabilmente nulla oscura il concetto di “devozione” più del tentativo di capirlo. È meglio lasciarla essere così com’è, senza cercare di comprenderla. Potresti accorgerti di averla, senza sapere quando è comparsa o cosa l’ha sbloccata. Puoi preferire definirla aspirazione. Ciò che posso dire è che la devozione o aspirazione si manifesta inizialmente nel Kriya Yoga come sintonia.
La sintonia è qualcosa che accade dentro di noi con la crescita della consapevolezza. Non richiede la mente razionale. La sintonia è uno stato di interocezione: la capacità di ascoltare, percepire, accogliere ciò che accade nel corpo fisico, nei sentimenti, nella conoscenza interiore e persino nell’essenza. La sintonia libera la mente dalle distrazioni, permettendo alla concentrazione di rafforzarsi.
Mentre pratichiamo la sintonia, essa si trasforma in una qualità meravigliosa: la natura devozionale, che ci conduce nel sacro. La devozione crea un anelito silenzioso per il sacro interiore, che diventa evidente in molti modi: nel corpo, nel respiro, nella meditazione e nell’essenza.
Quando la devozione si evolve, attiva in noi qualità spirituali come gentilezza, compassione, verità e umiltà. L’amore si espande e cominciamo a vivere dalla nostra vera, benedetta natura.
La devozione non è un’esibizione esteriore di canti o rituali. È un’adorazione interiore e una profonda umiltà verso ciò che è sacro, un abbandono alla benedizione del nostro Sé interiore.
Perché resistiamo alla devozione?
Molti associano la devozione alla religione, identificandola con la fede in una dottrina o l’adorazione di una divinità. Ma lo Yoga, essendo un’arte scientifica non dualistica, ci chiede di abbandonare la mente e scendere nel cuore. Solo così possiamo raggiungere l’intimità necessaria per uno stato di Yoga. La devozione è essenziale per questo.
Devozione come espressione di amore e grazia
La devozione è un’energia spontanea che nasce dalla shakti divina. L’amore, quando risvegliato dalla devozione, ci apre al flusso della vita influenzato dall’energia della shakti divina.
La devozione non solo trasforma il nostro rapporto con noi stessi, ma ci aiuta a vedere l’unità e la sacralità in tutto ciò che ci circonda, portandoci alla realizzazione del nostro essere più autentico.